Edilizia sostenibile vuol dire ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale
Rendere l’edilizia sostenibile significa attuare una serie di misure e strategie progettuali che permettono di ridurre i consumi energetici e l’impatto ambientale dell’edificio, ricorrendo sia a sistemi passivi che attivi.
I sistemi attivi presuppongono la realizzazione di impianti tecnologici atti ad accumulare ed utilizzare l’energia, ma ancor prima l’attenzione va posta ai sistemi passivi, orientati all’obiettivo della non dispersione e quindi della riduzione del fabbisogno energetico dell’edificio stesso.
In sostanza, sia i sistemi passivi, che i sistemi attivi concorrono a rendere l’edilizia più sostenibile, ma prima vanno progettati quelli passivi per ridurre il consumo energetico.
Sistemi passivi e attivi
I sistemi passivi infatti favoriscono il comfort interno senza ricorrere al consumo di energia, ad esempio con l’isolamento termico del fabbricato o con le serre, che accumulano calore durante il giorno, per poi distribuirlo nei locali interni dell’edificio.
In un secondo momento, vanno studiati i sistemi attivi a energia rinnovabile, per soddisfare in modo “green” la restante domanda energetica, sfruttando le energie rinnovabili per il funzionamento dei sistemi presenti negli edifici: i pannelli fotovoltaici, ad esempio, sono in grado di trasformare il calore del sole in energia elettrica, mentre i pannelli solari termici sfruttano il sole per scaldare l’acqua. Il fotovoltaico e il solare termico poi, possono essere abbinati a diversi impianti, come caldaie e pompe di calore.
È in questa direzione che si muove anche la diffusione dei sistemi di accumulo, necessari ad ottimizzare la produzione energetica e a favorire l’autoconsumo. Gli impianti fotovoltaici, nella maggior parte dei casi, sono comunque collegati alla rete di distribuzione nazionale, in modo da prelevare energia nei momenti di necessità o, viceversa, per immettere quella in eccesso che non viene né utilizzata, né accumulata.
Verso la rigenerazione urbana
Favorire il consumo di energia rinnovabile è uno dei punti cardine delle strategie ambientali definite da Italia e Europa per i prossimi decenni, così da ridurre le emissioni di CO2 e il consumo di risorse non rinnovabili.
Mossi da questi princìpi, oggi ci si volge finalmente verso la rigenerazione urbana, e a farlo sono sia le istituzioni che gli operatori.