Il parco edifici, soprattutto nelle grandi città, è in Italia molto datato. Ed è per questo che finalmente si comincia a parlare di rigenerazione urbana. È necessario auspicare per il prossimo futuro che si realizzi un ricambio abitativo in tal senso.
Parlare di “casa nuova” oggi non equivale necessariamente a dire in un nuovo ambito territoriale: se anche in un immobile preesistente vengono eseguite le opere necessarie, esso assume le caratteristiche di una casa nuova: emissioni zero dal punto di vista energetico, garanzia antisismica, etc…
Il prezzo di una casa nuova è certamente diverso da quelli del mercato dell’usato, ma l’usato non dà garanzie di tipo sismico e spesso per le abitazioni vetuste è necessario affrontare non solo opere di manutenzione straordinaria, ma anche spese continue al fine di raggiungere un buon livello di benessere, quali ad esempio ingenti costi per riscaldamento, aria condizionata ecc…. La casa nuova invece è garantita, è sostenibile.
Inoltre, una famiglia che fa il suo ingresso in un vecchio condominio non sa a cosa va incontro e spesso dietro una buona apparenza si cela l’amara sorpresa di lavorazioni da effettuare.
Un edificio nuovo, invece, dà vita e cura un grosso aspetto sociale: va a costituire un nuovo condominio, in cui i nuovi proprietari sono persone e famiglie con molte caratteristiche in comune e che affrontano tutti insieme un nuovo importante capitolo della loro vita. La condivisione di un’esperienza così forte crea coesione tra chi va ad abitare i nuovi edifici.
